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Nasce Radio Varese, diventerà Radio
Padania
Nasce Radio Varese-Lega
Lombarda la radio della Lega che trasmette a Varese sulla modulazione
di frequenza 100.7 e a Como fm 89. Responsabile e speaker
ufficiale della Radio è Giuliana Bortolozzo militante della prima ora. Nel
1995 sarà Davide Caparini a trasformarla in Radio Padania Libera.
Andreotti minaccia: niente secessione
o sarà galera per tutti
Il Presidente del Consiglio in carica
Giulio Andreotti fa sapere a Bossi, qualche ora prima del raduno,
che arresterà lui e tutti i presenti (25.000!) se avesse solo utilizzato
la parola "secessione" nel suo discorso nella Pontida del 1991.
Per zittire l'arcistufo Nord il regime andreottiano vuole prendere
uno stupido pretesto come quello dell'uso di una parola, per giustificare l'utilizzo
di misure autoritarie e repressive, nel settentrione, degne del più
cupo periodo leninista. Migliaia di militari, precedentemente ammassati
e allertati per l'occasione nelle vicine caserme della bergamasca, attendevano invano, il segnale
per
intervenire. Alcuni ufficiali dei carabinieri, hanno registrato
il discorso di Bossi, per cercare di trovare l'appiglio poco giuridico e non certo
molto democratico di arrestare tutti. Purtroppo per il clan Andreotti
& C., Bossi fa un discorso moderato, che, non porta a nessuna denuncia
nè diffida.
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Alla terza Pontida nasce la Repubblica del
Nord
Il 1991 è l'anno
della proclamazione della Repubblica del Nord a pontida. Sono presenti più di
venticinquemila leghisti entusiasti ed eccitatissimi. I rappresentanti
delle sei nazioni che daranno vita
alla "Repubblica del Nord" giurano fedeltà alla causa. Vengono eletti due ministri "sole": Marco Formentini e Gianluigi Lombardi-Cerri che si occuperanno di economia
e di attività produttive. Saranno i portavoce nelle istituzioni, con
il compito di indicare ai cittadini quali sono le proposte del Movimento.
Umberto Bossi, nel suo discorso spiega: Ci troviamo a Pontida,
luogo consacrato dalla volontà e dal giuramento per la libertà dei
nostri avi, per sottolineare che oggi inizia il ciclo politico costituente
per rinnovare l'organizzazione dello stato italiano. Premessa di questa
giornata di grandi decisioni è stata la presentazione, avvenuta nei
giorni scorsi, di una nostra proposta di legge costituzionale d'iniziativa
popolare, che prevede l'elezione di una Commissione costituente per
il rinnovamento della Costituzione. Il nostro progetto nasce a misura
d'Europa, cioè di un moderno sviluppo economico perchè lo stato nazionale
tradizionale è al contempo sia troppo piccolo, sia troppo grande.
E' troppo piccolo se si considera la dimensione del mercato interno.
E' invece troppo grande come unità di gestione della finanza pubblica
per cui ne derivano economie afflitte da dirigismo e poco efficienti,
dove le lobbies economiche riescono facilmente ad ottenere provvedimenti
favorevoli dal Governo.
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Nel 1991
nasce la Lega Nord
Umberto Bossi prepara il
congresso della Lega delle Leghe nel castello di Pontedilegno. La notte
del 7 febbraio sotto una nevicata d'altri tempi lo accompagno a casa sua
seguendo la sua Citroen che sbanda sulle strade imbiancate. La mattina
in una Lombardia completamente imbiancata raggiunge Pieve Emanuele per
far nascere il movimento di liberazione della Padania. Il progetto della Lega
delle Leghe, approvato all'unanimità dal Congresso di Segrate del
1989, viene sancito ufficialmente dal primo Congresso Federale Lega Nord,
riunitosi al Centro Congressi dell'Hotel Ripamontidue di Pieve Emanuele
(MI) nei giorni 8/9/10 febbraio 1991. In
questa occasione si sancisce la costituzione della Lega Nord nella
federazione dei Movimenti Autonomisti regionali della Lombardia (Lega
Lombarda), Veneto (Liga Veneta), Piemonte (Piemont Autonomista), Liguria
(Union Ligure), Friuli, Trieste, Trentino, Emilia, Romagna (Lega Emiliano-Romagnola),
Toscana (Alleanza Toscana, Lega Toscana e Movimento per la Toscana),
a cui si aggiungeranno poco dopo l'Alto Adige, la Valle d'Aosta, l'Umbria
e le Marche. Bossi propone un'idea rivoluzionaria e cioè il "Federalismo
su base socio-economica", per cui l'Italia è costituita, da tre macro-regioni
(Nord, Centro e Sud), composte dalle attuali regioni, che sono troppo
piccole per essere quelle statuali, che quindi vengono aggregate
considerandone l'omogeneità culturale, tradizionale, linguistica (dialetti)
ed economica. E' l'unico modo per far sopravvivere il sistema "Italia"
e impedire che le tensioni economiche spezzino irrimediabilmente l'unita'
dello stato. Chiaramente, con rispetto alle idee autonomiste, le tre
macro-regioni al loro interno, devono essere organizzate in modo federale.
In meno di un anno la Lega Lombarda diventa il quarto partito nazionale
e la prima forza politica del Nord. Nonostante i notevoli risultati
ottenuti, il Movimento leghista è descritto dai mezzi di comunicazione,
chiaramente manovrati dai partiti di regime, come una barzelletta,
un fumetto, o ancora peggio, un'esibizione folkloristica, puntando
a distruggere la sua immagine e credibilità. Ottengono l'effetto contrario
atti rando la curiosità dell'opinione pubblica. Il Congresso decide
altresì di allargare a tutti gli iscritti della Lega, il diritto di
voto eliminando la barriera protettiva creata al precedente Congresso
di Segrate, con qualche limitazione solo per le elezioni degli organismi
di vertice. |
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La dieta di Mantova sancisce:
i leghisti fuori dalle società pubbliche
Alla Dieta di Mantova (settembre
1991) Bossi tuona contro i boiardi venduti alla logica partitocratica
e impone a tutti i leghisti duri e puri di abbandonare le poltrone
uscendo dagli Enti statali, dalle società pubbliche, dalle Ussl, in
cui erano stati inseriti da "una tattica politica suicida". Il leader
leghista era già a conoscenza di un'operazione in corso, pilotata
dai soliti partiti romani, per distruggere la Lega. L'obiettivo era
minarne la credibilità nel tentativo romperla. L'anima nera della
manovra è Franco Castellazzi, Capogruppo e Consigliere regionale della
Lombardia, nonchè Presidente della Lega Nord, il 10 ottobre informa
che lui ed altri cinque consiglieri eletti nella Lega fuoriescono
dal Movimento, per costituire un nuovo gruppo "Lega Nuova" (nome davvero
originale!). La pochezza politica e l'inaffidabilità di Castellazzi,
dopo una breve popolarità, incentivata dai media (e grazie al compagno
Craxi autore e responsabile di questa losca manovra) è dimostrata
dalla sua scomparsa dalla scena politica. Il 14 settembre 1992
si scioglie il gruppuscolo di Castellazzi, ridotto ormai solo
al suo leader.
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I 200
milioni fantasma di Patelli
La notte tra il 24 ed il 25 marzo 1992 la
Segreteria Politica della Lega Nord in via Arbe 63 è oggetto di un'incursione
da parte di ignoti. Vetri rotti, mobili rovesciati, raccoglitori aperti,
fogli sparsi per il pavimento, tutti gli uffici, dalla portineria al
secondo piano, sono in condizioni penose, compreso quello del Segretario
Organizzativo Alessandro Patelli. Un'irruzione da veri professionisti.
Spariscono oltre a documenti, dischetti del computer, ecc., 200 milioni
di lire che diventeranno tristemente famosi tra qualche mese.
La magistratura
incastra la Lega Nord
Durante l'interrogatorio avvenuto nell'aula
del Tribunale di Milano, dove si svolge il processo Enimont, Sama
dichiara di aver dato 200 milioni alla Lega a titolo di finanziamento
per le elezioni del 1992. Sama dichiara: "I soldi da consegnare al
cassiere della Lega Nord, Alessandro Patelli, mi erano stati consegnati
direttamente da Sergio Cusani". La Segreteria Politica
della Lega Nord, in un comunicato stampa, respinge le insinuazioni
di Sama, e del il gruppo Ferruzzi. E' chiaro il risvolto politico
dietro questo processo confermate a posteriori da uno dei protagonisti
di quell'epoca: Cirino Pomicino.
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Mani
pulite si abbatte
sulla prima repubblica
Il PSI viene sconquassato dalle indagini
del Pool di "Mani pulite" condotte dal Sostituto Procuratore Antonio
Di Pietro che riesce, tra gli avvisi di garanzia e le sue esternazioni,
a distruggere politicamente Bettino Craxi, il quale abbandona la Segreteria
del PSI l'11 febbraio del 1993 e con uno
stratagemma riesce a fuggire in un "dorato" esilio volontario a Tunisi.
L'avvio dell'inchiesta denominata "Mani Pulite" si ha ufficialmente
il 17 febbraio 1992 a Milano, con l'arresto di Mario Chiesa, Presidente
del Pio Albergo Trivulzio e galoppino di Craxi, mentre intasca una
tangente. Dal 9 all'11 novembre 1993, le
prefetture e questure di Lombardia, Piemonte, Liguria e il comando
della Regione militare del Nord Ovest,
nell'esercitazione denominata in codice: "Ditex Superga Sette"
ipotizzano di far fronte ad una guerra civile, in un territorio nazionale diviso
in tre Stati. E' la prima volta, nella storia del nostro Paese, che
le forze militari e dell'ordine, si preoccupano di risolvere a tavolino
una situazione di rivoluzione interna. Il Viminale per le feroci polemiche suscitate dalla Lega, dichiara che le esercitazioni sono normali
routines
programmate con largo anticipo.
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Coniate le Leghe
La Lega conia per la prima volta nella
sua storia, una moneta (in metallo brunito): le "leghe", che hanno
due tagli: da 1 e da 5. Su un lato e' riportata l'effigie di Alberto
da Giussano con la scritta Repubblica del Nord, Lombardia libera".
L'idea di creare le "leghe" è di Tabladini.
Nel 1992 la Lega
sbarca al Sud
Nel 1992 nasce la Lega Italia
Federale una costola del Movimento leghista, con lo scopo di diffondere
fuori dai confini della Padania, principalmente al Sud, allo scopo
di divulgare il "verbo federalista". Il coordinatore è l'avv. Cesare
Crosta. |
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Nessun compromesso e
la lega vola
L'insidiosa
operazione di Castellazzi, stroncata sul nascere, non porta alcuna conseguenza
per le elezioni politiche dell'aprile 1992, dove la Lega Nord
ottiene uno straordinario risultato: 25 senatori e 55 deputati. La Lega
diventa a tutti gli effetti, la quarta forza politica italiana.
Lombardia
Autonomista diventa il Lega Nord
In sostituzione di "Lombardia Autonomista",
il 21 ottobre 1992 esce il primo numero di "Repubblica del
Nord" per poi essere sostituito il 12 novembre con il "Lega
Nord". Quattro anni più tardi Caparini ne diventerà l'editore,
cinque anni dopo diventerà la Padania, quoridiano del Nord.
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Elezioni subito!
Dalla città del Giuramento la Lega chiede
che vengano sciolte le Camere e vengano indette nuove elezioni entro l'aprile del 1994. Secondo Bossi solo il nuovo Parlamento, veramente
rappresentativo del popolo italiano, potrà dare il via alle profonde
riforme istituzionali che dovranno garantire un futuro federalista
al nostro Paese. |
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Trasloco
in via Bellerio
Nel 1992 la Segreteria
Politica della Lega Nord, si e' trasferisce da via Arbe 63 a via Bellerio 41. La sede, una palazzina
di tre piani color giallo paglierino, fino a qualche anno prima fa
ospitava un centro di ricerche della Carlo Erba. |
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Patelli il
molestatore
Il 7 dicembre l'ex amministratore
federale della Lega Nord Alessandro Patelli viene arrestato dai carabinieri
con l'accusa d'aver violato la legge sul finanziamento pubblico dei
partiti e falsificazione di contabilità in concorso con altre persone.
Bossi a questo proposito dichiara: Abbiamo sempre confidato nella
magistratura che deve punire i colpevoli ed assolvere gli innocenti.
Non cambiamo idea e quindi esigiamo che la magistratura agisca
in tempi brevi e che di conseguenza, rilasci chi è innocente
come Patelli. Il traditore racconta così la vicenda: dopo
un comizio di Bossi a Ravenna, prima delle elezioni politiche del
'92, fui contattato dal dottor Cortesi, della Ferruzzi. Con lui parlai
di società sportive, pubblicitarie e di cooperazione, prospettandogli
progetti di intervento. Capii che alcune sponsorizzazioni erano
possibili, sollecitai Bossi affinchè incontrasse Sama. Alla
fine quell'incontro non ci fu: non si parlò mai di soldi, mai.
Un'ora di colloquio sui massimi sistemi economici, mentre fra me speravo
di ottenere almeno qualche contratto. In piena campagna elettorale
Cortesi mi telefonò per darmi un appuntamento al bar Donay di Via
Veneto a Roma. Io non sapevo dove fosse, nemmeno conosco Roma.
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Mi diede una busta e non
dicemmo nulla. Erano 200 milioni: mai visti tanti soldi insieme.
Preoccupato rientrai a Milano e li nascosi in un cassetto del mio
ufficio, in attesa di capire come regolarizzarli. Finchè, la mattina dopo, mi dissero, che durante la
notte c'era stata un'incursione nella sede. Avevano portato via tutto,
scassinando armadi, scrivanie, etc. Denunciai il furto, ma non quello
dei 200 milioni, perchè non avevo ancora regolarizzato il contributo.
Il Segretario della Lega, era impegnato giorno e notte nella campagna
elettorale, così decisi di non dirgli niente. Ingenuità, stupidità
o "pirlaggine", chiamatela come volete. Comunque e' vero,
non siamo dei navigati in queste cose, se lo fossimo non saremmo
la Lega... Io dovrò discolparmi; intanto, mi dimetto dall'incarico
(Segretario Organizzativo della Lega Nord)... se mi giudicate un disonesto,
non era proprio nelle mie intenzioni.
Considerato il bassissimo
profilo del personaggio, alla luce dei recenti avvenimenti che lo
hanno visto tradire la Lega per poi finire ancora una volta sulle
cronache per molestie sessuali su una minorenne, la mancata registrazione
di quel finanziamento assume contorni sempre più preoccupanti nel
quale l'ex tesoriere è una pedina contro la Lega.
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A Pontida gli
eletti giurano fedeltà alla Repubblica del Nord
Il 10 maggio 1992 i neo-eletti Parlamentari si ritrovano
per un nuovo appuntamento a Pontida. Davanti a migliaia di militanti
a testimonianza della loro promessa di fedeltà a tutto il popolo padano
gli 80 eletti leggono il giuramento di fedeltà Io, giuro sul mio
onore di continuare ad essere fedele alla Lega Nord ed ai suoi valori
di autonomia, di federalismo, di onestà, valori ai quali ho dedicato
la mia vita, per il mio popolo, per la collaborazione paritaria con
i popoli fratelli, per la Repubblica Federale del Nord. La Lega
durante questo appuntamento, presenta altresì la Commissione Costituente
per la Repubblica del Nord.
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La
protesta fiscale
Durante
un incontro pubblico a Milano in Piazza del Duomo, Bossi da inizio
alla campagna di disobbedienza fiscale, contro l'ISI (Imposta Straordinaria
sugli Immobili). L'anno dopo, il Governo ci riprova, l'ISI viene trasformata
nella vessatoria ed altrettanto impopolare ICI.
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Bossi
decreta
la fine del CAF
Dopo le elezioni politiche il Parlamento si riunisce in seduta plenaria
per eleggere il Presidente della Repubblica che dovrà succedere al
Picconatore Cossiga, dimessosi subito dopo aver sciolto le Camere.
Il candidato d'esordio è Arnaldo Forlani, Segretario della Democrazia
Cristiana. Bossi, finge di mostrare interesse per la "nomination" democristiana, arrivando a suscitare l'apprensione di alcuni parlamentari
leghisti; ma in realtà il Senatur non ha alcuna intenzione di votare
per Forlani, vuole semplicemente stanarlo per abbatterlo. Bossi, a
tale proposito, sfrutta la divisione che regna nel campo avverso:
Forlani teoricamente ha i numeri per essere eletto, senza bisogno
dell'appoggio leghista. Ma nella Dc sono presenti diverse correnti,
come ad esempio la sinistra interna o gli andreottiani, che sperano
di lanciare un altro candidato: Ciriaco De Mita. Al Segretario politico
del partito serve quindi un appoggio per essere eletto. Un voto che
non arriverà mai. Cade il CAF.
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Pontida del '93
L'adunata di Pontida del
28 marzo 1993 ha come tema la rinascita federalista sul crollo
del regime.
A
congresso ad Assago
L'11 e il 12 dicembre 1993,
si tiene al Centro Congressi di Milano Fiori ad Assago (MI), il Congresso
della Lega Lombarda. Il giorno 11 viene eletto alla Segreteria
Nazionale l'on. Luigi Negri. Il giorno 12 si è invece svolge il pre-Congresso della Lega Nord.
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Nasce la Lega di
lotta e di governo
Il 4 - 5 - 6 febbraio 1994 si tiene a Bologna
il 20 Congresso Federale della Lega Nord. Durante tale Congresso si
decide di dare mandato al Segretario Federale, al Consiglio Federale
e alla Segreteria politica di approntare un programma per il governo
del Paese che tenga conto della necessità di incrementare la libertà
a livello istituzionale fino al federalismo e nell'economia fino
al liberismo. Il principio su cui si basa
la Costituzione dello Stato italiano è quello della libertà, così dev'essere
il programma elettorale di governo.
Elezioni '94: Lega
prima forza del paese
La
Lega Nord alle elezioni politiche del 1994 si presenta nella
coalizione del Polo delle Liberà. I parlamentari della Lega eletti alle
consultazioni politiche del marzo 1994 sono 180 tra Camera e Senato. La
forza della Lega si misura confrontando i dati elettorali ottenuti alla
Camera, parte proporzionale. Il sistema elettorale maggioritario
adottato per queste elezioni impone alle forze politiche di presentarsi
in alleanze,per poter superare lo sbarramento del 4%. La Lega Nord è la
prima forza politica del Paese.
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La
Lega conquista Milano
Alle amministrative del 1993 la Lega Nord conquista Milano
oltre a centinaia di comuni nelle Regioni del Nord. Il 20 giugno Marco
Formentini diventa Sindaco della città più importante d'Italia.
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Il primo governo
Berlusconi
Il 10 aprile la Lega incontra
le forze politiche che costituiscono il Polo delle Libertà per formare
il nuovo Governo. Scalfaro ha dato il mandato esplorativo a Berlusconi.
La Lega decide che entrerà a far parte del Governo solo se il Polo si
impegnerà a rispettare i seguenti punti programmatici: 1) la riforma
della Costituzione in senso Federale; 2) il federalismo fiscale;
3) affrontare il problema della disoccupazione; 4)
l'ammodernamento della giustizia, civile e penale e delle istituzioni
scolastiche. Durante il periodo di consultazioni del Polo per formare il
nuovo Governo, il prof. Gianfranco Miglio, politologo docente
all'Università Cattolica di Milano nonchè "ideologo" della Lega
lascia il Movimento dopo una feroce contestazione con Bossi.
Miglio pretende il posto al Ministero delle Riforme Costituzionali
affidato invece a Francesco Enrico Speroni.
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Europee del '94
Nella competizione
elettorale per le elezioni al Parlamento Europeo del maggio 1994
la Lega Nord si presenta da sola rivendicando la propria identità e le
proprie radici, ben diverse da quelle degli altri componenti del Polo
delle Libertà. Nonostante la forte penalizzazione dell'elettorato che
non ha avuto modo (la Lega non possiede ne giornali, ne televisioni)
ne il tempo di far capire alla gente la situazione politica e la reale
matrice di Berlusconi (il colpo di coda del vecchio regime)
la Lega Nord riesce comunque a far eleggere 6 europarlamentari.
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Espulsi Rocchetta e Marin
Il
Consiglio Federale della Lega delibera all'unanimità l'espulsione dal Movimento
degli on.li Franco Rocchetta, Marilena Marin e Vittorio Aliprandi. I
primi due sono stati espulsi, "per aver tentato di danneggiare la Lega
impedendone lo sviluppo della linea politica, cercando di creare una
scorciatoia nel Polo delle Libertà verso un partito unico di "berlusconiana
origine" e per ritardare il federalismo". L'on Vittorio Aliprandi,
invece, è stato espulso per non aver versato la quota mensile, che
i parlamentari della Lega Nord lasciano al Movimento, oltre che per
aver appoggiato il disegno politico di Rocchetta e Marin.
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Pontida '94 Lega
primo partito
Il 19 giugno 1994 la Lega si
presenta sul prato di Pontida per illustrare il bilancio politico
e per trarre da questa la forza necessaria per continuare a muoversi
nel solco del suo storico cammino. La Lega affronta il problema
di una nuova organizzazione interna diversificando le sue due
"anime": quella federalista, in posizione strategica anche all'interno
del Governo e quella indipendentista che sta giocano carte diverse
con avversari diversificati. "Federalismo Subito!" urla
nella Pontida del 1994 un Bossi che con i suoi 180 parlamentari
è il grande vincitore di quelle elezioni politiche. La Lega Nord
ottiene per i suoi uomini cinque Ministeri chiave (evidentemente
non di stampo clientelare) per garantire la tenuta democratica
del nostro Paese, la terza carica istituzionale, in ordine di importanza,
della Repubblica italiana, più un cospicuo numero di sottosegretariati
e presidenze di commissioni parlamentari. |
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Si ai referendum con
i Radicali
La Lega, con l'appoggio di Marco Pannella, raccoglie le firme per la
presentazione dei seguenti referenda: 1 ABOLIZIONE DEL SOSTITUTO D'IMPOSTA
(Posizione Lega Nord: SI) 2 LEGGE ELETTORALE DELLA CAMERA E DEL
SENATO (sistema uninominale maggioritario anglosassone, senza quota
proporzionale. (SI) 3 ABOLIZIONE DEL SOGGIORNO CAUTELARE (SI) 4 ABROGAZIONE
DELLA CASSAINTEGRAZIONE E GUADAGNI STAORDINARIA. (SI) 5 PRIVATIZZAZIONE
DELLA RAI ( SI) 6 LIBERALIZZAZIONE DELLE AUTORIZZAZIONI PER GLI ESERCIZI
COMMERCIALI. (NO) 7 ABOLIZIONE DELLA TESORERIA UNICA (SI) 8 ABOLIZIONE
DELLE TRATTENUTE AUTOMATICHE PER I SINDACATI ( SI) 9 FACOLTA' DI ISCRIZIONE
AL SSN O AD UN'ASSICURAZIONE PRIVATA (SI) 10 ABOLIZIONE DELLA PUBBLICITA'
PER LA RAI ( SI) 11 LEGGE ELETTORALE PER I COMUNI (NO) 12 LIBERALIZZAZIONE
DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI (NO) 13 DIVIETO DI SPOTS
DURANTE I FILMS (SI) Gli altri referenda, passati dalla Corte Costituzionale
per andare ad elezioni, vengono eliminati perchè il parlamento
modifica le leggi oggetto del quesito. |
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A Genova presentata
la riforma federale
Il 6 novembre 1994 all'Assemblea
Federale di Genova della Lega Nord Bossi
presenta la proposta di riforma Federalista della Costituzione
della Repubblica Italiana, elaborata dagli uomini più fedeli
della Lega. La nuova "Costituzione" non e' altro che una rivisitazione
della Costituzione attualmente in vigore in chiave Federalista.
"ART.1 L'Italia è una
Repubblica Federale fondata sui principi della democrazia e dello
Stato di diritto. I suoi valori fondamentali sono la libertà
individuale e di mercato e la solidarietà tra i cittadini. La
sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei
limiti della Costituzione...".
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Seconda Pontida del
'94:
la Lega toglie la
fiducia a Berlusconi
Sotto un tendone riscaldato, sistemato
in un campo vicino a Pontida, il 27 novembre 1994 si sono ritrovati,
nonostante il freddo pungente, 7/8.000 militanti. Bossi dichiara
che èimpossibile fare una riforma in senso federalista con
questo Parlamento dato che nel Polo delle Libertà esistono dei partiti
(AN), che si oppongono al disegno federalista, imponendo l'unita'
della nazione come condizione necessaria per governare, trasgredendo
così a quanto stabilito negli accordi per la formazione del Governo.
In questi giorni la Lega attraversa una fase delicatissima, durante
la quale il tronco del Movimento e' piegato, ma non spezzato,
da una tempesta che avrebbe schiantato persino un baobab secolare.
Nessuno strumento fu evitato per toglierci un numero di parlamentari
sufficiente ad impedirci di raggiungere il quorum per la sfiducia.
Alla Lega, dopo il polverone Forza Italia, rimangono 75 fedelissimi
deputati e una quarantina di altrettanti fedelissimi senatori, quanto
basta per condurre in porto la sfiducia. Il 21 dicembre 1994
il Segretario Federale ritenendo conclusa l'esperienza toglie la fiducia
della Lega Nord al Governo con un memorabile intervento. |
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