dal 1991 al 1994

   

 

Nasce Radio Varese, diventerà Radio Padania

Nasce Radio Varese-Lega Lombarda la radio della Lega che trasmette a Varese sulla modulazione di frequenza 100.7 e a Como fm  89. Responsabile e speaker ufficiale della Radio è Giuliana Bortolozzo militante della prima ora. Nel 1995 sarà Davide Caparini a trasformarla in Radio Padania Libera.

 

Andreotti minaccia: niente secessione

o sarà galera per tutti

Il Presidente del Consiglio in carica Giulio Andreotti fa sapere a Bossi, qualche ora prima del raduno, che arresterà lui e tutti i presenti (25.000!) se avesse solo utilizzato la parola "secessione" nel suo discorso nella  Pontida del 1991
Per zittire l'arcistufo Nord il regime andreottiano vuole prendere uno stupido pretesto come quello dell'uso di una parola, per giustificare l'utilizzo di misure autoritarie e repressive, nel settentrione, degne del più cupo periodo leninista. Migliaia di militari, precedentemente ammassati e allertati per l'occasione nelle vicine caserme della bergamasca, attendevano invano, il segnale per 
intervenire. Alcuni ufficiali dei carabinieri, hanno registrato il discorso di Bossi, per cercare di trovare l'appiglio poco giuridico e non certo molto democratico di arrestare tutti. Purtroppo per il clan Andreotti & C., Bossi fa un discorso moderato, che, non porta a nessuna denuncia nè diffida.

 

Alla terza Pontida nasce la Repubblica del Nord

Il 1991 è l'anno della proclamazione della Repubblica del Nord a pontida. Sono presenti più di venticinquemila leghisti entusiasti ed eccitatissimi. I rappresentanti delle sei nazioni che daranno vita alla "Repubblica del Nord" giurano fedeltà alla causa. Vengono eletti due ministri "sole": Marco Formentini e Gianluigi Lombardi-Cerri che si occuperanno di economia e di attività produttive. Saranno i portavoce nelle istituzioni, con il compito di indicare ai cittadini quali sono le proposte del Movimento. Umberto Bossi, nel suo discorso spiega: Ci troviamo a Pontida, luogo consacrato dalla volontà e dal giuramento per la libertà dei nostri avi, per sottolineare che oggi inizia il ciclo politico costituente per rinnovare l'organizzazione dello stato italiano. Premessa di questa giornata di grandi decisioni è stata la presentazione, avvenuta nei giorni scorsi, di una nostra proposta di legge costituzionale d'iniziativa popolare, che prevede l'elezione di una Commissione costituente per il rinnovamento della Costituzione. Il nostro progetto nasce a misura d'Europa, cioè di un moderno sviluppo economico perchè lo stato nazionale tradizionale è al contempo sia troppo piccolo, sia troppo grande. E' troppo piccolo se si considera la dimensione del mercato interno. E' invece troppo grande come unità di gestione della finanza pubblica per cui ne derivano economie afflitte da dirigismo e poco efficienti, dove le lobbies economiche riescono facilmente ad ottenere provvedimenti favorevoli dal Governo.

 

 

Nel 1991 nasce la Lega Nord

Umberto Bossi prepara il congresso della Lega delle Leghe nel castello di Pontedilegno. La notte del 7 febbraio sotto una nevicata d'altri tempi lo accompagno a casa sua seguendo la sua Citroen che sbanda sulle strade imbiancate. La mattina in una Lombardia completamente imbiancata raggiunge Pieve Emanuele per far nascere il movimento di liberazione della Padania. Il progetto della Lega delle Leghe, approvato all'unanimità dal Congresso di Segrate del 1989, viene sancito ufficialmente dal primo Congresso Federale Lega Nord, riunitosi al Centro Congressi dell'Hotel Ripamontidue di Pieve Emanuele (MI) nei giorni 8/9/10 febbraio 1991. In questa occasione si sancisce la costituzione della Lega Nord nella federazione dei Movimenti Autonomisti regionali della Lombardia (Lega Lombarda), Veneto (Liga Veneta), Piemonte (Piemont Autonomista), Liguria (Union Ligure), Friuli, Trieste, Trentino, Emilia, Romagna (Lega Emiliano-Romagnola), Toscana (Alleanza Toscana, Lega Toscana e Movimento per la Toscana), a cui si aggiungeranno poco dopo l'Alto Adige, la Valle d'Aosta, l'Umbria e le Marche. Bossi propone un'idea rivoluzionaria e cioè il "Federalismo su base socio-economica", per cui l'Italia è costituita, da tre macro-regioni (Nord, Centro e Sud), composte dalle attuali regioni, che sono troppo piccole per essere quelle statuali, che quindi vengono aggregate considerandone l'omogeneità culturale, tradizionale, linguistica (dialetti) ed economica. E' l'unico modo per far sopravvivere il sistema "Italia" e impedire che le tensioni economiche spezzino irrimediabilmente l'unita' dello stato. Chiaramente, con rispetto alle idee autonomiste, le tre macro-regioni al loro interno, devono essere organizzate in modo federale. In meno di un anno la Lega Lombarda diventa il quarto partito nazionale e la prima forza politica del Nord. Nonostante i notevoli risultati ottenuti, il Movimento leghista è descritto dai mezzi di comunicazione, chiaramente manovrati dai partiti di regime, come una barzelletta, un fumetto, o ancora peggio, un'esibizione folkloristica, puntando a distruggere la sua immagine e credibilità. Ottengono l'effetto contrario atti rando la curiosità dell'opinione pubblica. Il Congresso decide altresì di allargare a tutti gli iscritti della Lega, il diritto di voto eliminando la barriera protettiva creata al precedente Congresso di Segrate, con qualche limitazione solo per le elezioni degli organismi di vertice.

 

La dieta di Mantova sancisce:

i leghisti fuori dalle società pubbliche

Alla Dieta di Mantova (settembre 1991) Bossi tuona contro i boiardi venduti alla logica partitocratica e impone a tutti i leghisti duri e puri di abbandonare le poltrone uscendo dagli Enti statali, dalle società pubbliche, dalle Ussl, in cui erano stati inseriti da "una tattica politica suicida". Il leader leghista era già a conoscenza di un'operazione in corso, pilotata dai soliti partiti romani, per distruggere la Lega. L'obiettivo era minarne la credibilità nel tentativo romperla. L'anima nera della manovra è Franco Castellazzi, Capogruppo e Consigliere regionale della Lombardia, nonchè Presidente della Lega Nord, il 10 ottobre informa che lui ed altri cinque consiglieri eletti nella Lega fuoriescono dal Movimento, per costituire un nuovo gruppo "Lega Nuova" (nome davvero originale!). La pochezza politica e l'inaffidabilità di Castellazzi, dopo una breve popolarità, incentivata dai media (e grazie al compagno Craxi autore e responsabile di questa losca manovra) è dimostrata dalla sua scomparsa dalla scena politica. Il 14 settembre 1992 si scioglie il gruppuscolo di Castellazzi, ridotto ormai solo al suo leader.

 

I 200 milioni fantasma di Patelli

La notte tra il 24 ed il 25 marzo 1992 la Segreteria Politica della Lega Nord in via Arbe 63 è oggetto di un'incursione da parte di ignoti. Vetri rotti, mobili rovesciati, raccoglitori aperti, fogli sparsi per il pavimento, tutti gli uffici, dalla portineria al secondo piano, sono in condizioni penose, compreso quello del Segretario Organizzativo Alessandro Patelli. Un'irruzione da veri professionisti. Spariscono oltre a documenti, dischetti del computer, ecc., 200 milioni di lire che diventeranno tristemente famosi tra qualche mese. 

 

La magistratura incastra la Lega Nord

Durante l'interrogatorio avvenuto nell'aula del Tribunale di Milano, dove si svolge il processo Enimont, Sama dichiara di aver dato 200 milioni alla Lega a titolo di finanziamento per le elezioni del 1992. Sama dichiara: "I soldi da consegnare al cassiere della Lega Nord, Alessandro Patelli, mi erano stati consegnati direttamente da Sergio Cusani".  La Segreteria Politica della Lega Nord, in un comunicato stampa, respinge  le insinuazioni di Sama, e del il gruppo Ferruzzi. E' chiaro il risvolto politico dietro questo processo confermate a posteriori da uno dei protagonisti di quell'epoca: Cirino Pomicino. 

 

 

Mani pulite si abbatte

sulla prima repubblica

Il PSI viene sconquassato dalle indagini del Pool di "Mani pulite" condotte dal Sostituto Procuratore Antonio Di Pietro che riesce, tra gli avvisi di garanzia e le sue esternazioni, a distruggere politicamente Bettino Craxi, il quale abbandona la Segreteria del PSI l'11 febbraio del 1993 e con uno stratagemma riesce a fuggire in un "dorato" esilio volontario a Tunisi. L'avvio dell'inchiesta denominata "Mani Pulite" si ha ufficialmente il 17 febbraio 1992 a Milano, con l'arresto di Mario Chiesa, Presidente del Pio Albergo Trivulzio e galoppino di Craxi, mentre intasca una tangente. Dal 9 all'11 novembre 1993, le prefetture e questure di Lombardia, Piemonte, Liguria e il comando della Regione militare del Nord Ovest, 
nell'esercitazione denominata in codice: "Ditex Superga Sette" ipotizzano di far fronte ad una guerra civile, in un territorio nazionale diviso in tre Stati. E' la prima volta, nella storia del nostro Paese, che le forze militari e dell'ordine, si preoccupano di risolvere a tavolino una situazione di rivoluzione interna. Il Viminale per le feroci polemiche suscitate dalla Lega, dichiara che le esercitazioni sono normali routines programmate con largo anticipo.

 

 

Coniate le Leghe

La Lega conia per la prima volta nella sua storia, una moneta (in metallo brunito): le "leghe", che hanno due tagli: da 1 e da 5. Su un lato e' riportata l'effigie di Alberto da Giussano con la scritta Repubblica del Nord, Lombardia libera". L'idea di creare le "leghe" è di Tabladini. 

 

Nel 1992 la Lega sbarca al Sud

Nel 1992 nasce la Lega Italia Federale una costola del Movimento leghista, con lo scopo di diffondere fuori dai confini della Padania, principalmente al Sud, allo scopo di divulgare il "verbo federalista". Il coordinatore è l'avv. Cesare Crosta.   

 

Nessun compromesso e la lega vola

L'insidiosa operazione di Castellazzi, stroncata sul nascere, non porta alcuna conseguenza per le elezioni politiche dell'aprile 1992, dove la Lega Nord ottiene uno straordinario risultato: 25 senatori e 55 deputati. La Lega diventa a tutti gli effetti, la quarta forza politica italiana.

 

Lombardia Autonomista diventa il Lega Nord

In sostituzione di "Lombardia Autonomista", il 21 ottobre 1992 esce il primo numero di "Repubblica del Nord" per poi essere sostituito il 12 novembre con il "Lega Nord". Quattro anni più tardi Caparini ne diventerà l'editore, cinque anni dopo diventerà la Padania, quoridiano del Nord.

 

Elezioni subito!

Dalla città del Giuramento la Lega chiede che vengano sciolte le Camere e vengano indette nuove elezioni entro l'aprile del 1994. Secondo Bossi solo il nuovo Parlamento, veramente rappresentativo del popolo italiano, potrà dare il via alle profonde riforme istituzionali che dovranno garantire un futuro federalista al nostro Paese. 

 

Trasloco in via Bellerio

Nel 1992 la Segreteria Politica della Lega Nord, si e' trasferisce da via Arbe 63 a via Bellerio 41. La sede, una palazzina di tre piani color giallo paglierino, fino a qualche anno prima fa ospitava un centro di ricerche della Carlo Erba.

 

Patelli il molestatore

Il 7 dicembre l'ex amministratore federale della Lega Nord Alessandro Patelli viene arrestato dai carabinieri con l'accusa d'aver violato la legge sul finanziamento pubblico dei partiti e falsificazione di contabilità in concorso con altre persone. Bossi a questo proposito dichiara: Abbiamo sempre confidato nella magistratura che deve punire i colpevoli ed assolvere gli innocenti. Non cambiamo idea e quindi esigiamo che la magistratura agisca in tempi brevi e che di conseguenza, rilasci chi è innocente come Patelli. Il traditore racconta così la vicenda: dopo un comizio di Bossi a Ravenna, prima delle elezioni politiche del '92, fui contattato dal dottor Cortesi, della Ferruzzi. Con lui parlai di società sportive, pubblicitarie e di cooperazione, prospettandogli progetti di intervento. Capii che alcune sponsorizzazioni erano possibili, sollecitai Bossi affinchè  incontrasse Sama. Alla fine quell'incontro non ci fu: non si parlò  mai di soldi, mai. Un'ora di colloquio sui massimi sistemi economici, mentre fra me speravo di ottenere almeno qualche contratto. In piena campagna elettorale Cortesi mi telefonò per darmi un appuntamento al bar Donay di Via Veneto a Roma. Io non sapevo dove fosse, nemmeno conosco Roma.

 

Mi diede una busta e non dicemmo nulla. Erano  200 milioni: mai visti tanti soldi insieme. Preoccupato rientrai a Milano  e li nascosi in un cassetto del mio ufficio, in attesa di capire come  regolarizzarli. Finchè, la mattina dopo, mi dissero, che durante la notte c'era stata un'incursione nella sede. Avevano portato via tutto, scassinando armadi, scrivanie, etc. Denunciai il furto, ma non quello dei 200 milioni, perchè non avevo ancora regolarizzato il contributo. Il Segretario della Lega, era impegnato giorno e notte nella campagna elettorale, così decisi di non dirgli niente. Ingenuità, stupidità o "pirlaggine", chiamatela come volete. Comunque e' vero, non siamo dei navigati in queste cose, se lo fossimo non saremmo la Lega... Io dovrò discolparmi; intanto, mi dimetto dall'incarico (Segretario Organizzativo della Lega Nord)... se mi giudicate un disonesto, non era proprio nelle mie intenzioni.

Considerato il bassissimo profilo del personaggio, alla luce dei recenti avvenimenti che lo hanno visto tradire la Lega per poi finire ancora una volta sulle cronache per molestie sessuali su una minorenne, la mancata registrazione di quel finanziamento assume contorni sempre più preoccupanti nel quale l'ex tesoriere è una pedina contro la Lega.

 

A Pontida gli eletti giurano fedeltà alla Repubblica del Nord

Il 10 maggio 1992 i neo-eletti Parlamentari si ritrovano per un nuovo appuntamento a Pontida. Davanti a migliaia di militanti a testimonianza della loro promessa di fedeltà a tutto il popolo padano gli 80 eletti leggono il giuramento di fedeltà Io, giuro sul mio onore di continuare ad essere fedele alla Lega Nord ed ai suoi valori di autonomia, di federalismo, di onestà, valori ai quali ho dedicato la mia vita, per il mio popolo, per la collaborazione paritaria con i popoli fratelli, per la Repubblica Federale del Nord. La Lega durante questo appuntamento, presenta altresì la Commissione Costituente per la Repubblica del Nord. 

 

 La protesta fiscale

Durante un incontro pubblico a Milano in Piazza del Duomo, Bossi da inizio alla campagna di disobbedienza fiscale, contro l'ISI (Imposta Straordinaria sugli Immobili). L'anno dopo, il Governo ci riprova, l'ISI viene trasformata nella vessatoria ed altrettanto impopolare ICI.

 

 
 

Bossi decreta

la fine del CAF

Dopo le elezioni politiche il Parlamento si riunisce in seduta plenaria per eleggere il Presidente della Repubblica che dovrà succedere al Picconatore Cossiga, dimessosi subito dopo aver sciolto le Camere. Il candidato d'esordio è Arnaldo Forlani, Segretario della Democrazia Cristiana. Bossi, finge di mostrare interesse per la "nomination" democristiana, arrivando a suscitare l'apprensione di alcuni parlamentari leghisti; ma in realtà il Senatur non ha alcuna intenzione di votare per Forlani, vuole semplicemente stanarlo per abbatterlo. Bossi, a tale proposito, sfrutta la divisione che regna nel campo avverso: Forlani teoricamente ha i numeri per essere eletto, senza bisogno dell'appoggio leghista. Ma nella Dc sono presenti diverse correnti, come ad esempio la sinistra interna o gli andreottiani, che sperano di lanciare un altro candidato: Ciriaco De Mita. Al Segretario politico del partito serve quindi un appoggio per essere eletto. Un voto che non arriverà mai. Cade il CAF.

 

Pontida del '93

L'adunata di Pontida del 28 marzo 1993 ha come tema la rinascita federalista sul crollo del regime.

 

A congresso ad Assago

L'11 e il 12 dicembre 1993, si tiene al Centro Congressi di Milano Fiori ad Assago (MI), il Congresso della Lega Lombarda. Il giorno 11 viene eletto alla Segreteria Nazionale l'on. Luigi Negri. Il giorno 12 si è invece svolge il pre-Congresso della Lega Nord.

 

 

 
 

Nasce la Lega di lotta e di governo

Il 4 - 5 - 6 febbraio 1994 si tiene a Bologna il 20 Congresso Federale della Lega Nord. Durante tale Congresso si decide di dare mandato al Segretario Federale, al Consiglio Federale e alla Segreteria politica di approntare un programma per il governo del Paese che tenga conto della necessità di incrementare la libertà a livello istituzionale fino al federalismo e nell'economia fino al liberismo. Il principio su cui si basa la Costituzione dello Stato italiano è quello della libertà, così dev'essere il programma elettorale di governo. 

 

Elezioni '94: Lega prima forza del paese

La Lega Nord alle elezioni politiche del 1994 si presenta nella coalizione del Polo delle Liberà. I parlamentari della Lega eletti alle consultazioni politiche del marzo 1994 sono 180 tra Camera e Senato. La forza della Lega si misura confrontando i dati elettorali ottenuti alla Camera, parte proporzionale. Il sistema elettorale maggioritario adottato per queste elezioni impone alle forze politiche di presentarsi in alleanze,per poter superare lo sbarramento del 4%. La Lega Nord è la prima forza politica del Paese.

 

La Lega conquista Milano

Alle amministrative del 1993 la Lega Nord conquista Milano oltre a centinaia di comuni nelle Regioni del Nord. Il 20 giugno Marco Formentini diventa Sindaco della città più importante d'Italia. 

 
 

Il primo governo Berlusconi

Il 10 aprile la Lega incontra le forze politiche che costituiscono il Polo delle Libertà per formare il nuovo Governo. Scalfaro ha dato il mandato esplorativo a Berlusconi. La Lega decide che entrerà a far parte del Governo solo se il Polo si impegnerà a rispettare i seguenti punti programmatici: 1) la riforma della Costituzione in senso Federale; 2) il federalismo fiscale; 3) affrontare il problema della disoccupazione; 4) l'ammodernamento della giustizia, civile e penale e delle istituzioni scolastiche. Durante il periodo di consultazioni del Polo per formare il nuovo Governo, il prof. Gianfranco Miglio, politologo docente all'Università Cattolica di Milano nonchè "ideologo" della Lega lascia il Movimento dopo una feroce contestazione con Bossi. Miglio pretende il posto al Ministero delle Riforme Costituzionali affidato invece a Francesco Enrico Speroni.

   
 

Europee del '94

Nella competizione elettorale per le elezioni al Parlamento Europeo del maggio 1994 la Lega Nord si presenta da sola rivendicando la propria identità e le proprie radici, ben diverse da quelle degli altri componenti del Polo delle Libertà. Nonostante la forte penalizzazione dell'elettorato che non ha avuto modo (la Lega non possiede ne giornali, ne televisioni) ne il tempo di far capire alla gente la situazione politica e la reale matrice di Berlusconi (il colpo di coda del  vecchio regime)  la Lega Nord riesce comunque a far eleggere 6 europarlamentari.

 

 

Espulsi Rocchetta e Marin

Il Consiglio Federale della Lega delibera all'unanimità l'espulsione dal Movimento degli on.li Franco Rocchetta, Marilena Marin e Vittorio Aliprandi. I primi due sono stati espulsi, "per aver tentato di danneggiare la Lega impedendone lo sviluppo della linea politica, cercando di creare una scorciatoia nel Polo delle Libertà verso un partito unico di "berlusconiana origine" e per ritardare il federalismo". L'on Vittorio Aliprandi, invece, è stato espulso per non aver versato la quota mensile, che i parlamentari della Lega Nord lasciano al Movimento, oltre che per aver appoggiato il disegno politico di Rocchetta e Marin.

 
 

Pontida '94 Lega primo partito

Il 19 giugno 1994 la Lega si presenta sul prato di Pontida per illustrare il bilancio politico e per trarre da questa la forza necessaria per continuare a muoversi nel solco del suo storico cammino. La Lega affronta il problema di una nuova organizzazione interna diversificando le sue due "anime": quella federalista, in posizione strategica anche all'interno del Governo e quella indipendentista che sta giocano carte diverse con avversari diversificati. "Federalismo Subito!" urla nella Pontida del 1994 un Bossi che con i suoi 180 parlamentari è il grande vincitore di quelle elezioni politiche. La Lega Nord ottiene per i suoi uomini cinque Ministeri chiave (evidentemente non di stampo clientelare) per garantire la tenuta democratica del nostro Paese, la terza carica istituzionale, in ordine di importanza, della Repubblica italiana, più un cospicuo numero di sottosegretariati e presidenze di commissioni parlamentari.

 
 

Si ai referendum con i Radicali

La Lega, con l'appoggio di Marco Pannella, raccoglie le firme per la presentazione dei seguenti referenda: 1 ABOLIZIONE DEL SOSTITUTO D'IMPOSTA (Posizione Lega Nord: SI) 2 LEGGE ELETTORALE DELLA CAMERA E DEL SENATO (sistema uninominale maggioritario anglosassone, senza quota proporzionale. (SI) 3 ABOLIZIONE DEL SOGGIORNO CAUTELARE (SI) 4 ABROGAZIONE DELLA CASSAINTEGRAZIONE E GUADAGNI STAORDINARIA. (SI) 5 PRIVATIZZAZIONE DELLA RAI ( SI) 6 LIBERALIZZAZIONE DELLE AUTORIZZAZIONI PER GLI ESERCIZI COMMERCIALI. (NO) 7 ABOLIZIONE DELLA TESORERIA UNICA (SI) 8 ABOLIZIONE DELLE TRATTENUTE AUTOMATICHE PER I SINDACATI ( SI) 9 FACOLTA' DI ISCRIZIONE AL SSN O AD UN'ASSICURAZIONE PRIVATA (SI) 10 ABOLIZIONE DELLA PUBBLICITA' PER LA RAI ( SI) 11 LEGGE ELETTORALE PER I COMUNI (NO) 12 LIBERALIZZAZIONE DEGLI ORARI DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI (NO) 13 DIVIETO DI SPOTS DURANTE I FILMS (SI) Gli altri referenda, passati dalla Corte Costituzionale per andare ad elezioni, vengono eliminati perchè il parlamento modifica le leggi oggetto del quesito.  

 
 

A Genova presentata la riforma federale

Il 6 novembre 1994 all'Assemblea Federale di Genova della Lega Nord Bossi presenta la proposta di riforma Federalista della Costituzione della Repubblica Italiana, elaborata dagli uomini più fedeli della Lega. La nuova  "Costituzione" non e' altro che una rivisitazione della Costituzione  attualmente in vigore in chiave Federalista.

"ART.1 L'Italia è una  Repubblica Federale fondata sui principi della democrazia e dello Stato  di diritto. I suoi valori fondamentali sono la libertà individuale e di mercato e la solidarietà tra i cittadini. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione...". 

 

 

 

 

Seconda Pontida del '94:

la Lega toglie la fiducia a Berlusconi

Sotto un tendone riscaldato, sistemato in un campo vicino a Pontida, il 27 novembre 1994 si sono ritrovati, nonostante il freddo pungente, 7/8.000 militanti. Bossi dichiara che èimpossibile fare una riforma in senso federalista con questo Parlamento dato che nel Polo delle Libertà esistono dei partiti (AN), che si oppongono al disegno federalista, imponendo l'unita' della nazione come condizione necessaria per governare, trasgredendo così a quanto stabilito negli accordi per la formazione del Governo. In questi giorni la Lega attraversa una fase delicatissima, durante la quale il tronco del Movimento e' piegato, ma non spezzato, da una tempesta che avrebbe schiantato persino un baobab secolare. Nessuno strumento fu evitato per toglierci un numero di parlamentari sufficiente ad impedirci di raggiungere il quorum per la sfiducia. Alla Lega, dopo il polverone Forza Italia, rimangono 75 fedelissimi deputati e una quarantina di altrettanti fedelissimi senatori, quanto basta per condurre in porto la sfiducia. Il 21 dicembre 1994 il Segretario Federale ritenendo conclusa l'esperienza toglie la fiducia della Lega Nord al Governo con un memorabile intervento.

 

Home

Ultimo aggiornamento: 22-06-07